La mia vita comincia seriamente a preoccuparmi... Un tasto rewind premuto continuamente.
Ogni giornata si sussegue uguale, monotona, con gli stessi rituali, le medesime, le medesime liberazioni.. Una sorta di sequela infinita. Mangio, vomito, mangio, e vomito ancora. Ormai non riesco a smettere. Le mie dita sanguinano. Ma molto spesso mi capita di chiedermi perché io sia così folle da condannarmi a tutto questo. Qualcuno di voi ha trovato un senso in quello che si sta facendo? Io no.
Eppure non riesco a smettere. La parte impulsiva, ansiosa e fissata di me vince sempre. Ma forse sono io che non voglio smettere? Non farò l'ipocrita come qualche ragazzina che scrive sui blog inneggiando questo stile di vita (se così si può definire) : non c'è niente di poetico, niente di esaltante nel cacciarsi due dita in gola sulla tazza del cesso. Almeno per me. Solo la momentanea liberazione da un peso e l'immediata paura che ne segue, del prossimo boccone.
Quello che voglio dire è che non credo ci sia nessuno a questo mondo che sogna una vita del genere. Allora io che ci faccio sempre in bagno?
Sono molto noiosa, lo so... Ma scrivere mi aiuta a dare una parvenza d'ordine ai miei pensieri.
Grazie Dony e Cilliewhite, avete sempre il tempo di lasciare una parola di conforto per questa ragazza confusa!
lunedì 31 gennaio 2011
venerdì 28 gennaio 2011
Quando pensavi di aver raggiunto il fondo..

Mi sono abbuffata e ho vomitato tutto. Ma per una volta sento di non essere io quella mostruosa.
mercoledì 26 gennaio 2011
Life sucks..

Oggi ho avuto problemi a scuola a causa di un professore poco affidabile che ha pensato bene di farci fare un test su un argomento che aveva decretato non essere da studiare. E mentre piangevo dopo aver eseguito il compito, per la frustrazione di essere stata alzata tutta la notte per studiare il programma dell'intero anno che su cui doveva essere il test, qualcosa dentro di me mi diceva che era colpa mia e solo mia. Non avevo dato abbastanza. Io ero il problema! Io ero un fallimento. A pensarci ora, mi sembro una stupida.
Mi ero ripromessa con tutte le mie forze che non avrei vomitato. Ma è già la terza volta che lo faccio in due giorni. Mi ossessiona quasi quanto un sogno che continuo a fare in questo giorni: sono in un lettino troppo piccolo per me, sono enorme! E i miei genitori continuano letteralmente a ingozzarmi, a ficcarmi in bocca cibo, mi costringono a ingerire quantità assurde di ogni cosa. A questo punto mi sveglio quasi sempre piangendo.
Non so più che fare. Sento che la mia vita scivola via velocemente, il tempo scorre mentre io tento inutilmente di afferrare qualche brandello di istante per conservarlo, farlo mio.. Ma le mie mani non riescono a trattenere nulla..
domenica 23 gennaio 2011
Riprenditi!
Chissà perché finiamo sempre per aspettarci di più dagli avvenimenti, dalle persone, dalle situazioni, dalla vita.. E rimaniamo quasi sempre immancabilmente delusi. Ma dopo la prima volta una dovrebbe capirlo, no? Perché continuare a illudersi che sarà meglio?
Sono stata a due feste diverse ieri sera, una più noiosa dell'altra. Non mi sono divertita. Non è stato bello rivedere le persone. Mi sono sentita a disagio, come se stessi perdendo del tempo. Ma ero fiera di me stessa perché io non toccavo cibo e gli altri si ingozzavano come maiali. E' stata la prima volta in sei mesi che sono uscita di casa. Costretta, perché i miei genitori si sono accorti che ormai non ho più amiche e le poche amicizie che mi rimangono sono gestite telefonicamente. Non esco più. Ma è normale quando vorresti sprofondare per la vergogna di essere così come sei. Là fuori tutti giudicano, tutti osservano: sono come avvoltoi pronti ad infierire su ogni tuo difetto. E allora perché dovrei uscire? Perché sottopormi a queste torture? Nella mia cameretta io sto benissimo da sola. Non c'è nessuno di cui debba preoccuparmi, nessuno con cui fingere che tutto vada bene e che io sia felice.
Insomma, un po' tutti si sono accorti delle mie stranezze ormai, ma non ci posso far nulla, anche a costo di sembrare maleducata. La mia amica si è arrabbiata tantissimo perché sono mesi che non entra in casa mia e che non usciamo più assieme dato che ogni volta ho la scusa pronta: ma come faccio a dirle il vero motivo per cui non posso più farmi vedere in giro? Come le racconto delle serate passate in bagno a vomitare? Oppure dei lunghi digiuni? Lo sospetta, ovviamente. Anzi, lo sa per certo. Ma fa finta che il problema non esista, così come lo fanno i miei genitori. Sono io che mi devo sforzare di cambiare? A qualcuno interessa davvero?
Sono stata a due feste diverse ieri sera, una più noiosa dell'altra. Non mi sono divertita. Non è stato bello rivedere le persone. Mi sono sentita a disagio, come se stessi perdendo del tempo. Ma ero fiera di me stessa perché io non toccavo cibo e gli altri si ingozzavano come maiali. E' stata la prima volta in sei mesi che sono uscita di casa. Costretta, perché i miei genitori si sono accorti che ormai non ho più amiche e le poche amicizie che mi rimangono sono gestite telefonicamente. Non esco più. Ma è normale quando vorresti sprofondare per la vergogna di essere così come sei. Là fuori tutti giudicano, tutti osservano: sono come avvoltoi pronti ad infierire su ogni tuo difetto. E allora perché dovrei uscire? Perché sottopormi a queste torture? Nella mia cameretta io sto benissimo da sola. Non c'è nessuno di cui debba preoccuparmi, nessuno con cui fingere che tutto vada bene e che io sia felice.
Insomma, un po' tutti si sono accorti delle mie stranezze ormai, ma non ci posso far nulla, anche a costo di sembrare maleducata. La mia amica si è arrabbiata tantissimo perché sono mesi che non entra in casa mia e che non usciamo più assieme dato che ogni volta ho la scusa pronta: ma come faccio a dirle il vero motivo per cui non posso più farmi vedere in giro? Come le racconto delle serate passate in bagno a vomitare? Oppure dei lunghi digiuni? Lo sospetta, ovviamente. Anzi, lo sa per certo. Ma fa finta che il problema non esista, così come lo fanno i miei genitori. Sono io che mi devo sforzare di cambiare? A qualcuno interessa davvero?
giovedì 20 gennaio 2011
Spaccare il mondo
Accidenti, che nervi... Sono al terzo giorno di digiuno e la bilancia segna sempre lo stesso maledetto peso. Senza nemmeno un grammo di meno. Niente da fare. Sono condannata all'obesità.
E inoltre ho anche un raffreddore pazzesco. Di quelli che ti tolgono la voglia di fare qualsiasi cosa. Peccato che ho una verifica di filosofia che mi aspetta Sabato. E una montagna di arretrati da studiare.
Ora mi manca solo una colite e vado fuori di testa definitivamente.
Vorrei solo addormentarmi e non svegliarmi più.. Ma c'è di peggio: mio padre ieri sera mi ha visto mesta mesta sul divano, si è avvicinato e mi ha ficcato in mano un CD, dicendomi "Ecco tesoro, questo contiene un programma di dimagrimento di un dottore molto bravo.. E' ora che perdi un po' di peso.."
Vi lascio immaginare la mia faccia.. :(!
martedì 18 gennaio 2011
Sensazioni
Avete mai provato l'angosciante sensazione di essere osservate in tutto ciò che fate? Mentre aspettate ala fermata dell'autobus, mentre entrate dal portone della scuola, quando fate il vostro ingresso in classe, mentre uscite a pranzo con le amiche e tutte notano che voi non prendete nulla, ma continuano in silenzio a guardarvi. Senza commentare.
E allora in quei momenti io avrei tanta voglia di correre via. Scappare. Oppure potermi coprire con qualche abito in più rispetto ai miei soliti. Perché mi accorgo improvvisamente che la montagna di vestiti non è abbastanza per coprirmi e nascondermi. Mi accorgo che non sono pronta ad affrontare il mio riflesso nelle vetrine del centro. Non sono pronta a soffocare il sentimento di angoscia e invidia che mi consuma quando guardo le altre ragazze che al mattino si dirigono a scuola come me, tutte perfette e tutte magrissime.
E io sono una macchia informe che si aggira per la strada furtivamente, per non dare ulteriormente nell'occhio con la mia ingombrante presenza.
Oggi è stato uno di quei giorni in cui ho avvertito questa sgradevole sensazione per tutto il tempo e ovviamente cosa ho fatto? Esatto. Mi sono buttata sul cibo. Come mio solito.
E ora rimugino una scusa per saltare il pranzo domani, con due pillole nello stomaco e una camomilla.
Sto meditando seriamente l'ipotesi di comprare dei lassativi. Con questi pensieri poco rassicuranti vi lascio, sperando che la vostra sia stata una giornata migliore.
Un bacio
E allora in quei momenti io avrei tanta voglia di correre via. Scappare. Oppure potermi coprire con qualche abito in più rispetto ai miei soliti. Perché mi accorgo improvvisamente che la montagna di vestiti non è abbastanza per coprirmi e nascondermi. Mi accorgo che non sono pronta ad affrontare il mio riflesso nelle vetrine del centro. Non sono pronta a soffocare il sentimento di angoscia e invidia che mi consuma quando guardo le altre ragazze che al mattino si dirigono a scuola come me, tutte perfette e tutte magrissime.
E io sono una macchia informe che si aggira per la strada furtivamente, per non dare ulteriormente nell'occhio con la mia ingombrante presenza.
Oggi è stato uno di quei giorni in cui ho avvertito questa sgradevole sensazione per tutto il tempo e ovviamente cosa ho fatto? Esatto. Mi sono buttata sul cibo. Come mio solito.
E ora rimugino una scusa per saltare il pranzo domani, con due pillole nello stomaco e una camomilla.
Sto meditando seriamente l'ipotesi di comprare dei lassativi. Con questi pensieri poco rassicuranti vi lascio, sperando che la vostra sia stata una giornata migliore.
Un bacio
sabato 15 gennaio 2011
Che strano..
Oggi è stata una giornata normale. Tenendo conto che la maggior parte della settimana trascorre in tristezza, questo è un bene. Sono stata un po' ovunque tranne che a casa a dire il vero. E anche questo è un bene.
Questa settimana di ripresa l'ho consacrata al digiuno. Sono arrivata a dire ai miei che mi fermavo fuori a pranzo con le amiche pur di non mangiare. E tuttavia almeno un pasto al giorno l'ho fatto.
Che tristezza. Anche perché mi rifiuto di ricorrere al vomito. Piuttosto sopporto i crampi.
La settimana prossima ci sarà il diciottesimo di due mie carissime amiche e ci sarà anche C., la ragazza che per tutto il periodo delle medie mi ha presa in deriso e umiliato per il fatto che assomigliavo a una balenottera. Non che ora sia diverso, ma ci tengo comunque a perdere almeno altri 3 kg prima della festa. Così non sarò come al solito la ragazza obesa tra le fotomodelle. In fondo quanto può essere difficile? Auguratemi buona fortuna! Un bacio
Questa settimana di ripresa l'ho consacrata al digiuno. Sono arrivata a dire ai miei che mi fermavo fuori a pranzo con le amiche pur di non mangiare. E tuttavia almeno un pasto al giorno l'ho fatto.
Che tristezza. Anche perché mi rifiuto di ricorrere al vomito. Piuttosto sopporto i crampi.
La settimana prossima ci sarà il diciottesimo di due mie carissime amiche e ci sarà anche C., la ragazza che per tutto il periodo delle medie mi ha presa in deriso e umiliato per il fatto che assomigliavo a una balenottera. Non che ora sia diverso, ma ci tengo comunque a perdere almeno altri 3 kg prima della festa. Così non sarò come al solito la ragazza obesa tra le fotomodelle. In fondo quanto può essere difficile? Auguratemi buona fortuna! Un bacio
mercoledì 12 gennaio 2011
Se solo potessi iniziare meglio..
Avevo pensato un milione di possibili inizi, tutti migliori di quello che sto per scrivere.. Eppure l'unico scritto che riesco a produrre assomiglia ad una lagna deprimente.
Ho appena inghiottito due pillole a stomaco vuoto. E' stupido ma devo metterlo per iscritto, altrimenti mi sembrerebbe troppo irreale.
Avevo promesso che non avrei pianto, perché sono forte. E non ho pianto. Ma avevo bisogno comunque di qualcosa che vagamente mi distraesse dalla tristezza accumulata durante la serata. Credo che Leopardi avesse ragione... La felicità è una sensazione profondamente illusoria.
Così ecco scritto il mio primo post. E non so il perché dei miei gesti. Forse scrivere mi aiuterà a riordinare i pensieri e rinsavire dalla mia follia.
Iscriviti a:
Post (Atom)